Estero? No grazie Chiusa la V edizione dello Young International Forum. I ragazzi durante i colloqui di orientamento: “Decidiamo con mamma e papà”
Presso l’area espositiva della Pelanda, nel quartiere Testaccio di Roma, si sono riversate decine di scuole superiori della Capitale, ma anche centinaia di studenti universitari in cerca di informazioni su percorsi di studio in Italia o all’Estero, o carriere professionali. L’80% dei ragazzi alle prese con la scelta del proprio futuro, è fortemente condizionato dai genitori. E’ quanto emerso da un sondaggio somministrato dai tecnici di ItaliaOrienta agli oltre 10mila studenti che hanno partecipato alla tre giorni della quinta edizione dello Young International Forum e che si è conclusa questo pomeriggio.
L’evento è stato anche spunto per la prima Fondazione italiana che si occupa di orientamento, per esaminare il comportamento dei ragazzi alle prese con la scelta del futuro. Le professioni dei genitori, o anche semplicemente le loro aspirazioni per i propri figli, sarebbero l’unica forma di orientamento per la stragrande maggioranza dei giovani studenti che, sempre rispondendo al sondaggio di ItaliaOrienta, ammettono di non aver mai avuto la possibilità di confrontarsi con degli orientatori e di non conoscere neppure quelle che sono le proposte formative delle facoltà a cui vorrebbero iscriversi.
Workshop, conferenza di facoltà con relatori provenienti dal mondo accademico, colloqui di orientamento, hanno arricchito il programma dell’evento al quale hanno partecipato anche associazioni giovanili e ambasciate provenienti da diversi Paesi. L’internazionalizzazione è, infatti, insieme all’orientamento, l’altro elemento cardine intorno a cui si è sviluppata la manifestazione.
Centinaia le offerte di lavoro, tirocinio e stage o borse di studio sono state presentate ai giovani interessati ad andare all’estero per costruire la loro carriera studentesca o professionale. “L’estero viene troppo spesso demonizzato come ripiego di una scarsa offerta lavorativa o formativa qui in Italia. In realtà un giovane dovrebbe scegliere di lasciare l’Italia, fosse anche momentaneamente, per arricchire le proprie conoscenze e le proprie esperienze. Con lo Yif proviamo a diffondere questo messaggio” – è stato il commento di Mariano Berriola, Presidente di ItaliaOrienta.
La kermesse dunque archivia un successo e la Fondazione prosegue nel suo progetto di orientamento nel Paese grazie alla rete di università, scuole, associazioni e enti di chiamati a costruire un progetto Paese di cui i giovani siano i veri protagonisti