Viterbo Educational Tour 2016

Istituto d’Istruzione Superiore  ”S. Rosa”
21 marzo 2016

 

La scuola si presenta:

istituto_1L’Istituto Magistrale Statale “S. Rosa da Viterbo” vanta una tradizione culturale di antica data che ha svolto un ruolo di fondamentale importanza nei periodi storici in cui prevalevano l’analfabetismo e una limitata scolarizzazione, formando la gran parte degli insegnanti della scuola primaria della provincia.

Nel 1985 il corpo docente del “S. Rosa” attivò la sperimentazione di un Liceo socio-psicopedagogico e di un Liceo Linguistico Statale, di cui Viterbo e il suo territorio erano sprovvisti. Nel 1992 le suddette sperimentazioni sono state assimilate al “Progetto Brocca” attraverso il quale il MPI uniformava a livello nazionale i curricoli dei corsi sperimentali.

Nel 1997 il Collegio dei docenti approvò e promosse l’attuazione del Liceo delle Scienze Sociali per garantire un’offerta formativa che non disperdesse la tradizione culturale di oltre mezzo secolo e meglio rispondesse alle nuove esigenze di quella parte dell’utenza che fino ad allora si era rivolta all’Istituto Magistrale.

Nel 2000, in base al piano di dimensionamento della rete scolastica operato dall’Amministrazione provinciale di Viterbo, il Liceo Linguistico è stato accorpato al Liceo Classico “Buratti” e l’Istituto “S. Rosa da Viterbo” risultò costituito da un Liceo Sociopsico-pedagogico e da un Liceo delle Scienze Sociali.

Dall’anno scolastico 2010 – 2011, in base alla riforma della scuola secondaria superiore (DPR 15 marzo 2010, n°89), l’Istituto si è trasformato in Liceo delle Scienze Umane e Liceo delle Scienze Umane, opzione economico-sociale (L.E.S.). A partire dal 2012 l’Istituto ha attivato il nuovo indirizzo di studio del Liceo musicale previsto dal vigente ordinamento di studi superiori.

Il Dirigente Scolastico, prof.ssa Maria Teresa Maffucci:

IMG_2590La “missione” che l’Istituto, come luogo di educazione e ambiente di apprendimento persegue, è dunque l’attuazione della suddetta vision mediante la valorizzazione dell’alunno come persona attraverso:

  • la costruzione di relazioni positive, l’attuazione dei principi di pari opportunità, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni;
  • l’integrazione all’interno della scuola e del territorio ai fini di un maggior coinvolgimento degli studenti e la valorizzazione del merito scolastico e dei talenti;
  • percorsi formativi e iniziative diretti all’orientamento per garantire la continuità educativa tra i vari segmenti scolastici, quali la scuola secondaria di primo grado e l’Università, nonché il mondo del lavoro;
  • lo sviluppo di conoscenze e competenze disciplinari e di cittadinanza attiva;
  • lo sviluppo di una coscienza critica.

L’azione orientativa si identifica con la stessa azione formativa in quanto offre occasioni di sviluppo della personalità dell’alunno in tutte le direzioni: come presa di coscienza di sé, della propria identità di fronte ad un contesto socio-economico e culturale in continua trasformazione, nel quale “saper scegliere” nell’immediato e nel futuro. L’attività di orientamento si articola in tre fasi, distribuite nei tre diversi momenti del percorso scolastico. Le tre fasi del percorso orientativo sono da intendersi come strettamente dipendenti tra di loro in quanto finalizzate allo sviluppo di strategie di scelta alle quali ogni studente deve ricorrere per affrontare adeguatamente il suo futuro professionale.

 

 

 

 

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