Università globale

Imparare a leggere le tendenze che offre il panorama politico-istituzionale ed educativo, costituisce uno ottimo strumento di orientamento formativo-professionale. Le università rappresentano il bacino sostanziale della competetività individuale e collettiva in un’ottica glocal.

L’università europea si fa globale

Il panorama dell’istruzione superiore internazionale sta cambiano radicalmente in termini di struttura e dimensioni e si trova ad affrontare la concorrenza crescente di paesi come Cina e India.

Questa situazione richiede una revisione non solo del modo in cui le 4000 università europee operano a livello internazionale, ma anche del modo in cui formano gli studenti europei nei loro paesi di origine.

A tale proposito, la Commissione europea ha inaugurato le strategia Istruzione superiore europea nel mondo, rivolta a garantire agli universitari europei, l’acquisizione di competenze internazionali per lavorare in ogni parte del globo

Allo stesso tempo  mira a far sì  che l’Europa conservi la sua attrattiva nei confronti degli studenti internazionali.

Androulla Vassiliou, Commissaria per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha dichiarato: “Le università europee devono pensare in  termini globali.

Devono agire in modo strategico per valorizzare la reputazione di cui gode l’Europa per la qualità dell’istruzione superiore, devono promuovere la mobilità internazionale di studenti e personale, offrire curricoli innovativi di prim’ordine  e garantire l’eccellenza nell’insegnamento e nella ricerca.

Benché numerose università europee abbiano instaurato solidi legami all’interno dell’UE, a molte di esse manca una chiara strategia per rafforzare i vincoli con i partner extraeuropei, situazione che necessita un cambiamento urgente.

La Commissione sosterrà gli Stati membri affinché possano sviluppare delle reti internazionali in materia di istruzione superiore. Per fare ciò non esiste un modello preconfezionato: ciascun paese dovrà giocare le proprie carte.”

Le università egli altri istituti di istruzione superiore dell’Unione Europea accolgono oltre 19 milioni di studenti.

Competenze chiavi dell’università internazionale

La Commissione sottolinea che le università devono promuovere una prospettiva internazionale in quell’85% di studenti restio allo spostamento, affinché acquisisca le competenze internazionali necessarie in un mondo globalizzato.

Ciò significa che le università devono elaborare curricoli internazionali, promuovere le competenze linguistiche e potenziare l’apprendimento digitale.

Si prevede che il numero complessivo di studenti universitari nel mondo si quadruplichi, passando dai circa 100 milioni del 2000 a 400 milioni nel 2030, con una crescita particolarmente pronunciata in Asia ed America latina.

Attualmente l’Europa attira circa il 45% di tutti gli studenti internazionali ma i suoi concorrenti stanno rapidamente aumentando gli investimenti nell’istruzione superiore. La maggior parte degli studenti in mobilità internazionale proviene da Cina, India e Corea del Sud.

Digitalizzazione dell’università

L’apprendimento digitale e l’ampliamento delle tecnologie ICT  facilitano l’internazionalizzazione dell’istruzione superiore, attraverso la diffusione e la condivisione di materiale didattico tra  i vari paesi.

Sinergie accademiche, scambi culturali tra discipline e facoltà potenziano la mobilità del mercato lavorativo.

Cambierà lo stesso modello di business di ogni università che darà la possibilità di accesso a nuovi pubblici: studenti di diverse età, frequenza ad un solo corso universitario, didattica a distanza.

Ricordiamo che l’Europa conta con eccellenti università che offrono corsi in blending e a distanza.

Titoli congiunti (Double degree)

Tra le misure fondamentali nel potenziare l’internazionalizzazione dell’istruzione superiore, i titoli congiunti.

Lauree , Master, Dottorati che si svolgono contemporaneamente in due o più paesi, il cui titolo è riconosciuto in tutti i paesi coinvolti nella struttura del percorso formativo.

Eramus+

 Erasmus+, il nuovo programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, stanzierà un importo annuale di oltre 400 milioni di EUR a favore degli scambi internazionali di studenti e dello sviluppo della cooperazione tra le università europee e i loro partner in tutto il mondo.

Si avvierà nel gennaio 2014, permettendo per la prima volta, gli studenti provenienti da paesi extraeuropei di realizzare parte del percorso universitario presso un’università europea, e viceversa.

Saranno finanziati 135 000 scambi di studenti e personale tra l’UE e il resto del mondo, vale a dire 100 000 in più rispetto all’attuale programma Erasmus Mundus.

Principali obiettivi della strategia di internazionalizzazione

  •       migliorare la qualità generale dei sistemi di istruzione europei agevolando l’apprendimento reciproco, la cooperazione e il confronto con altri erogatori di  istruzione a livello mondiale;
  •       promuovere l’innovazione e la creazione di posti di lavoro in Europa, attirando studenti in mobilità internazionale e migranti qualificati;
  •       ampliare gli orizzonti, incrementare l’occupabilità e preparare gli studenti a diventare cittadini del mondo, e
  •       influenzare e coinvolgere un nuovo pubblico per promuovere la posizione dell’UE a livello mondiale.