Circa 1.000 studenti universitari spagnoli (Università di Vigo – Pontevedra) sono stati protagonisti di un’indagine sugli stili di vita in relazione alle differenze di genere e al corso frequentato.
Agli intervistati sono state rivolte domande in merito allo sport praticato, ai disturbi alimentari, all’uso di alcol, tabacco e sostanze illecite.
I dati hanno rivelato maggiore sedentarietà nelle donne (21%), e una maggiore predisposizione nell’accusare disturbi alimentari (17%). In generale, solo il 27,4% degli studenti è risultato sufficientemente coinvolto in attività fisiche e circa il 15% soffre di disturbi dell’alimentazione.
La tendenza ad una maggiore attività risulta tra gli studenti maschi che frequentano corsi di studio correlati alla salute, mentre il livello di attività fisica tra le studentesse è simile ,indipendentemente dal percorso di studi.
Il consumo abituale di alcol risulta maggiore tra gli uomini (77%), specialmente nel fine settimana, ma il fenomeno del binge drinking è più frequente tra le donne (56% vs 41%).
Non emergono differenze di genere, invece, rispetto all’uso di tabacco che riguarda circa un terzo degli studenti. Allo stesso modo, circa un terzo degli studenti ha dichiarato l’uso di sostanze illecite, con un minor livello di consumo nelle donne.
I risultati emersi dallo studio dimostrerebbero quindi che la scelta del corso di studi non è direttamente proporzionale alla conduzione di stili di vita sani tra gli studenti.
L’analisi, in ogni caso, ha messo in evidenza le differenze di genere tra stili di vita, riconducibili ad una maggiore sensibilità femminile rispetto alla gestione di eventi critici, stress e risorse psichiche.