Orientamento, scegliere la scuola superiore

Come si arriva alla scelta della scuola superiore?

Presto si darà ufficialmente il via alle iscrizioni scolastiche che da quest’anno potranno essere fatte esclusivamente on line. Quindi, dal prossimo 21 gennaio 2013 , tutti i ragazzi di terza media dovranno fare la propria scelta per il prossimo anno.

Inutile dire che si tratta di un momento importante della loro vita e questo scatena sempre molti dubbi. La scelta condizionerà i futuri anni della loro vita.

Prima di intraprendere un percorso di studi, bisognerebbe essere sicuri di aver risposto ad una serie di domande personali e di non essersi fatti influenzare troppo da alcuni luoghi comuni che da tempo imperano nelle famiglie e nelle scuole.

 Prima di scegliere, infatti, è centrale riflettere per bene su chi si vuole diventare da grandi. Ognuno di noi ha un sogno nel cassetto, un’ambizione particolare o un’aspirazione personale, e la cosa più importante è provare a realizzarla, anche se la nostra giovane età potrebbe non fornirci gli strumenti adeguati per perseguire il nostro sogno.

Ma come prendere una decisione così impegnativa? Prima di tutto bisogna sempre assecondare i propri interessi e abilità: è risaputo che le cose che riusciamo a fare meglio sono quelle che amiamo e per le quali siamo portati. Perciò la scelta dell’indirizzo di studio non può non tenere conto di questo fattore: bisogna quindi evitare indirizzi nei quali ci sono troppe materie che non ci piacciono o per le quali non siamo portati. Il rischio è infatti passare cinque anni durante i quali allo studio di materie indigeste si affiancherà il rischio concreto di scarsi risultati.

I test attitudinali di orientamento sono sicuramente uno strumento importante per decidere, ma la motivazione è la forza d’animo sono essenziali in quanto è il singolo ragazzo ad effettuare la scelta, la scelta per il proprio futuro.

Se la professione a cui ambite richiede espressamente quel tipo di scuola, non dovete mollare. Inseguire i propri sogni spesso richiede sacrifici; l’importante è che il gioco valga la candela.

Negli ultimi anni il liceo si posiziona tra le scelte più ambite dagli studenti. Molti di questi ingannati dal mito (da sfatare) di una buona cultura generale. Un istituto tecnico o professionale ben fatto, può aprire molte più strade di un liceo. Il nostro paese è pieno di piccole e medie imprese sempre alla ricerca di manodopera specializzata, e in alcune zone la domanda di lavoro per queste figure professionali è molto alta, come di conseguenza gli stipendi.

I licei non offrono una specifica preparazione professionale, bensì ampliano l’orizzonte culturale e soprattutto insegnano un metodo di studio, fondamentale per riuscire bene nell’università. Per questo motivo è sempre più vera l’equazione liceo = università.

Gli istituti tecnici e professionali, invece, permettono di apprendere un mestiere o una professione ben specifica, quindi permettono dopo 5 anni (3 nel caso professionale) di offrirsi al mercato del lavoro. Non devono essere considerati, insomma, come una ruota di scorta, ma come anzi una valida scelta.