Il giovane possiede il diritto-dovere di delineare il proprio futuro in piena consapevolezza delle proprie attitudini, potenzialità e comprensione del mondo circostante. Protagonista del proprio percorso di vita, supportato dalla famiglia, dalla scuola e dalla società, il giovane deve acquisire in primo luogo, la capacità di auto-orientarsi e scegliere in base ad una accresciuta consapevolezza circa le proprie risorse e aree di miglioramento come processo che mira allo sviluppo di una “cultura della progettualità”.
Essendo l’orientamento un processo multidimensionale (con componenti di tipo pedagogico, psicologico, sociologico, economico), richiede la collaborazione di una squadra di esperti, che insieme ai docenti, garantiscano la presa in carico globale dello studente.
Come afferma Mario Pollo, docente di Pedagogia generale e sociale, il concetto di “scelta” è strettamente legato a quello di “libertà umana” , di progettualità; Mario Pollo afferma che “ l’uomo al momento della nascita è un essere incompiuto che si completa nel corso della sua vita individuale e sociale” ; l’intersezione dei vari fattori individuali e sociali è ciò che determina la sua progettualità.
I brani suddetti appartengono alla tesi L’orientamento per il progetto di sé e per l’accesso al mondo del lavoro. Il caso Italia Orienta di Valeria Buccilli, (Scienze della Formazione, Università degli Studi Roma Tre), primo lavoro accademico che prende come case history l’operato della Fondazione Italia Orienta.
La tesi parte da un quadro descrittivo delle politiche di orientamento in senso lato procedendo ad un’accurata correlazione tra orientamento e occupabilità, mettendo a confronto i sistemi scolastici europei che favoriscono e privilegiano l’accompagnamento alla scelta post diploma.
Tra le sfide della società della conoscenza si annovera proprio la consapevolezza dell’individuo dei propri desideri, aspettative ed inclinazioni così da prepararsi in un modo adeguato e naturale verso il proprio progetto di vita formativo- professionale.
La tesista riscontra nella mission di Italia Orienta, il valore fondante della cultura dell’orientamento per la costruzione del sé professionale in senso lato, come materia e processo indispensabile per una crescita sana e consapevole della persona.
Una dimensione umana e lavorativa in cui la scelta della professione non è rappresentata da un corso di laurea, o da un lavoro generico, ma da un’analisi del sé e del contesto, coadiuvata da un’attenta ri-cerca di informazioni, attiva e proattiva, “prevenendo” requisiti e competenze richieste dal mondo professionale, sia a livello nazionale che internazionale.