Obiettivo giovani

“Non dovrebbe essere la scuola a prepararci per le professioni tradizionali ed emergenti che popolano l’universo lavorativo?” Questo è il quesito che pone agli esperti di Italia Orienta, una giovane studentessa del IV anno del liceo delle scienze applicate, Istituto Sarrocchi di Siena.

La scuola e l’università sono percepite dai giovanissimi come un percorso obbligato che risponderà a tutte le loro esigenze e, se non si troverà lavoro, allora sarà stato tempo “perso”.

Un lavoro dunque in-determinato (nel senso di vaghezza del proprio progetto di vita) in base agli studi intrapresi o l’abbandono completo della formazione, senza un progetto professionale preciso.

“Se io mi specializzo in una professione con l’obiettivo di raggiungere la meta pre-fissata e poi non mi è possibile e dovrò indirizzare le mie aspirazioni verso una professione diversa, non sarà una forte forma di denigrazione personale?””

La società ci chiede di essere flessibili e, dunque, non possiamo affrontare il percorso formativo-professionale con determinazione verso un obiettivo preciso”.

Solo alcuni dei quesiti ( a volte, enunciati come certezze) che riempiono le aule  dell’Istituto  E.Fermi di Pontedera (PI) e il Sarrocchi di Siena, scuole ospitanti dell’Educational tour della Toscana.

Alle parole dei tutor in aula di Italia Orienta che evidenziano ai ragazzi e ragazze delle quarte e quinte classi, la sostanzialità della scelta, intesa come per-corso formativo-professionale e non illuminazione fulminea, un brusio educato si sparge tra i banchi.

Distinguere il sogno dalla fantasia è il primo passo per avvicinarsi alle proprie aspirazioni ed attitudini, senza banalizzazioni, illusioni o autolimitazioni.

Nella descrizione dei personaggi di finzione o reali per i quali gli studenti e le studentesse nutrono rispetto ed ammirazione (dall’ambito familiare, sportivo, musicale a quello dei video giochi), gli elementi che evidenziano sono: forza di perseguire i propri obiettivi,  determinazione, senso del gruppo familiare o sociale, determinazione, lealtà ed intraprendenza.

Cova dunque, sotto il braciere di un’apparente indifferenza o distanza verso i propri traguardi, la fiamma della vitalità adolescenziale che si proietta verso il futuro.

L’orientamento, come cultura della scelta, in armonia con l’insegnamento scolastico, completa l’educazione in senso lato, che Nelson Mandela considerava il grande motore dello sviluppo personale.