Istituto d’Istruzione Superiore “A. Manzoni”
18 Novembre 2014
Il Dirigente scolastico
Prof. Giuseppe Polistena
La dimensione adolescenziale è per definizione una sperimentazione. Il giovane sperimenta e misura modalità e percorsi che diventano strumenti delle scelte future. In quest’ottica un orientamento corredato da informazioni adeguate che non siano semplici raccolte di dati ma che abbiano ordine e senso, diventa fondamentale.Si tratta di una materia da studiare e proporre in modo molto più profondo rispetto ai tradizionali “open” e le scuole si devono far carico di offrirla con la stessa dignità delle materie curriculari.
La scuola si presenta
Il liceo linguistico “Manzoni” ha promosso fin dalla nascita uno straordinario percorso formativo in piena reciprocità nel senso che le molteplici occasioni culturali e didattiche formano tutti, studenti e docenti. Nel liceo si respira quella tradizione che,sebbene non visibile,circola sotto varie forme e si manifesta nella serietà degli studi. E’ molto probabile che questa tradizione di serietà e rigore provenga dalla genetica della scuola: Milano istituiva una scuola femminile di alto livello a fine ottocento e le donne per prime dovevano mostrare di essere all’altezza del compito. Hanno dunque studiato sodo e la “Manzoni”,come viene popolarmente chiamata, è diventava un’istituzione di Milano una delle tante che hanno contribuito a fare grande questa città.
Oggi i ragazzi vanno in tutto il mondo. Nel 2012 670 studenti hanno visitato La Cina, il Canada,Gli Usa, l’Australia, il Messico l’Argentina e naturalmente tutti i paesi europei. La vocazione internazionale della scuola è la nostra risposta didattica alla globalizzazione ma dietro questa risposta non ci sono i miti contemporanei del danaro e del commercio, ci sono invece valori quali la bellezza di conoscere e rispettare gli altri popoli, le altre culture, la necessità di sviluppare percorsi di pace e cooperazione, la solidarietà che implica il riconoscimento dei diversi livelli culturali ed economici che non debbono costituire barriere e separazioni.
Ecco quali sono i valori di una scuola antica che vuole partecipare all’ attuale fase di avvicinamento delle nazioni portando l’entusiasmo e l’energia dei ragazzi. 35 anni fa la scuola apriva le porte ai maschi la cui percentuale aumenta ogni anno. Non c’è didattica seria se non c’è innovazione e ricerca perchè la cultura e la società cambiano incessantemente col passare del tempo e la scuola deve essere vigile e pronta ad anticipare e gestire il divenire. Anche se questo compito può apparire velleitario la scuola non può esimersi come non può esimersi dal compito di formare cittadini consapevoli che si possono formare solo tra i banchi, a contatto con i compagni e con i docenti. I cittadini consapevoli sono la materia prima della democrazia,la loro formazione è il compito più alto della scuola.