Aiutare i figli nella scelta post diploma? 10 utili consigli per genitori in crisi

La scelta dell’Università non è solo un problema di orientamento, spesso subentrano emozioni contrastanti: le tendenze naturali dei ragazzi entrano in contrasto con quello che i genitori vorrebbero per i propri figli. Il risultato, oltre alla normale confusione che caratterizza questo passaggio, è uno stato di tensione, sia individuale sia familiare, che di sicuro non facilita la scelta.

Ecco allora alcuni consigli utili e non molto difficili da seguire, per tutte quelle madri e quei padri che si stanno sobbarcando l’arduo compito di sostenere i propri ragazzi/e nella scelta post diploma:

 

1) Osservate vostro figlio/a per scoprire i suoi interessi ed inclinazioni. Cosa gli/le piace fare, quali sono le sue passioni. Ascoltatelo/la per scoprire i suoi desideri ed i suoi progetti per il futuro.

2) Contestualizzare: evitare frasi come “ai miei tempi, quando  ero giovane io, etc.”. Il mondo cambia e così anche gli ostacoli che devono affrontare i nostri ragazzi. Meglio avvicinarsi ai figli riflettendo sul loro nuovo modo di essere, con più bisogni, più diritti, più pessimismo, che insistere coi in paragoni con modelli ormai superati.

3) Valorizzate le potenzialità dei vostri ragazzi, non vi concentrate solo sui loro difetti.

4) Non li lasciate soli in questa scelta: è giusto che i ragazzi assumano la responsabilità della scelta; questo è un momento di passaggio, ma non devono per forza affrontarlo da soli. Fategli sentire che ci siete e che possono contare sul vostro sostegno.

5) Abbiate fiducia nel lavoro di orientamento che gli insegnanti dei vostri figli possono aver fatto prima di voi durante i cinque anni di scuola. Cercate di capire il punto dei vista dei docenti, senza delegittimizzarlo se diverso dal vostro, e discutetene insieme ai ragazzi.

6) Anche chi dice “non so cosa fare” ha un idea di massima, un’attitudine di fondo che va assecondata. Il ruolo dei genitori non è quello di sostitursi al figlio indeciso nella sua scelta (meno che mai di imporre una sua scelta), ma di affiancarlo e guidarlo – prima dell’ultimo anno delle superiori – verso un progetto fatto di passione ma anche di responsabilità, fallimenti e cadute.

7) Mettete in conto la delusione legata a una scelta sbagliata (fallimento al test, facoltà non adatta). Un genitore dovrebbe aiutare il proprio ragazzo soprattutto in questa fase, senza colpevolizzarlo ma con una valutazione  intelligente delle cause del fallimento.

8) Analizzate insieme le opportunità offerte dalle Università presenti sul territorio e spronate, quando possibile, il/la ragazzo/a nel caso in cui voglia iscriversi ad un Ateneo lontano da casa.

9) Niente drammi e niente paura: l’errore del primo anno non deve spaventare. Meglio rinunciare e cambiare in corsa piuttosto che perseguire su una strada sbagliata.

10) Risolvete i conflitti prima di aiutare i vostri figli ad affrontare i loro: se i genitori sono in conflitto perenne con i figli, questi tenderanno, per difendere la propria autonomia, a vivere la scelta come una sfida e a opporsi ai propri genitori per principio, arrivando a trascurare le reali aspirazioni, pur di andare contro. Meglio tentare, prima della scelta, di sciogliere il conflitto, anche con l’aiuto di qualche colloquio con uno psicologo.