Istituto d’Istruzione Superiore “D. Alighieri – G. Carducci”
2 Dicembre 2013
Il Dirigente scolastico
Prof.ssa Olivia Quasimodo
Parlare di orientamento a scuola è parlare proprio del nucleo del processo educativo e formativo che si costruisce giorno dopo giorno sin dalla scuola dell’infanzia.
L’orientamento è un processo continuo di formazione-informazione, che assume aspetti diversi secondo l’età dell’alunno, un processo finalizzato alla conoscenza di sé e alla propria crescita culturale e sociale, che tenda allo sviluppo di capacità decisionali, in vista di scelte consapevoli: orientarsi quindi significa saper analizzare le proprie risorse personali rapportandole dalle concrete opportunità dell’ambiente, saper riconoscere mete e programmare rotte attraverso il possesso di parametri di riferimento.
La scuola superiore, come la statua di Giano bifronte, si trova a guardia di due momenti difficili di snodo nel percorso scolastico di un giovane, la transizione tra primo e secondo ciclo e quella tra il secondo ciclo e la scelta post diploma. E’ di tutta evidenza come, in entrambi i momenti una decisione ponderata e supportata da informazioni orientative possa ridurre il margine naturale di errori nelle scelte, errori che risultano per i giovani un reale rischio di smarrimento, disistima, abbandono degli studi, con conseguenze negative anche sul benessere dell’intera società.
L’attenzione del MIUR a questo problema è alta e in linea con quanto richiesto anche a livello europeo. Il quadro strategico del documento Europa 2020, infatti, delinea come traguardi per una crescita intelligente e inclusiva il raggiungimento di un tasso d’abbandono scolastico inferio-re al 10% (oggi in Italia al 17,1%) e il conseguimento della laurea da parte di almeno il 40% dei giovani (oggi pari al 31%).
La scuola ha pertanto il compito istituzionale, oltre che il dovere mora-le, di offrire agli studenti le opportunità di determinare in modo consapevole il proprio percorso formativo, favorendo una partecipazione attiva e responsabile allo studio e alla vita sociale. Ma solo realizzando tali attività in un quadro organico, con il contributo dell’ università, del mondo del lavoro, degli enti locali e dei soggetti pubblici e privati interessati la partita si gioca in modo integrato, sinergico ed efficace e la scuola riesce così a costruire un sistema di orientamento centrato sui reali bisogni.
In conclusione per parlare di orientamento a scuola occorre, a mio avviso, parlare di una scuola orientante. Una scuola orientante è dunque una scuola che mette al centro lo studente, le sue motivazioni e i suoi interessi, che lo forma al dialogo con il territorio, che non intende l’insegnamento semplicemente come trasferimento unidirezionale di nozioni. Una scuola orientante è un luogo di apprendimento attivo, di accompagnamento del giovane nel progetto di vita del futuro cittadino di domani.
La scuola si presenta
L’attuale ISIS Carducci Dante deriva dall’accorpamento di due prestigiose storiche istituzioni cittadine avvenuto nel 2010.
Nato nel 1872 come “Liceo Femminile”, l’Istituto Magistrale Carducci ha via via adeguato la propria fisionomia ed i propri obiettivi didattici alle mutate esigenze della società, dapprima formando educatrici ed educatori che si sono dedicati all’insegnamento nella Scuola Materna ed Elementare. Verso la fine degli anni Ottanta viene attivata la sperimentazione ad indirizzo pedagogico, sostituita una decina d’anni dopo con l’indirizzo Socio-Psico-Pedagogico affiancato dalla sperimentazione del corso di studi di Scienze sociali.
La storia del Liceo Ginnasio “Dante Alighieri” rappresenta una pagina importante della grande storia della città di Trieste, ha contribuito alla formazione di tanti giovani diventati personalità protagoniste della vita culturale, economica e sociale della città. Negli anni Ottanta aderisce alla sperimentazione che estende lo studio della Storia dell’Arte; negli anni Novanta avvia sperimentazione linguistica, diventando così dimora delle due anime della cultura umanistico-letteraria. Oggi l’ISIS Carducci Dante si articola in cinque indirizzi quinquennali, secondo gli ordinamenti della riforma dei Licei: liceo delle scienze umane, liceo delle scienze umane opzione economico sociale, liceo Classico, liceo Linguistico e liceo musicale.