“Il lavoro c’è ma non si vede”, è uno dei punti salienti, evidenziato dal comitato di indirizzo della Fondazione Italia Orienta durante la presentazione del progetto presso la Commissione Europea.
Se si interpretano con esattezza i dati sul mondo del lavoro, emergono due fattori fondamentali: una domanda “nascosta” di professionalità (attualmente sono 170.000 posti, nel settore dell’artigianato, rimasti inevasi) ed una scarsa conoscenza sui requisiti richiesti dalle aziende.
Competenze trasversali e declinazione delle professioni in relazione all’evoluzione dei diversi settori merceologici, costituiscono la base di un efficace sistema di orientamento e ri-orientamento.
Al fine di gettare luce sullo sviluppo presente e futuro della domanda di lavoro, Italia Orienta ha realizzato una ricerca sulle professioni più richieste ed i campi attualmente saturi.
Nel 2020 saranno più di 8 i settori in cui l’offerta di lavoro supererà la domanda.
Gli stessi settori professionali che sono definiti “saturi” devono essere letti in un’ottica di innovazione e creatività.
Potrà non essere particolarmente richiesto un architetto con competenze “tradizionali”, ma sicuramente un progettista specializzato in green building rappresenterà una figura professionale competitiva.
ITALIA ORIENTA – Manifesto programmatico scaricabile in versione pdf.