Le iscrizioni scolastiche on line per 1,7 mln di studenti comportano un risparmio di circa 5 milioni di fogli di carta e 84mila ore di lavoro delle segreterie scolastiche, che non devono piu’ inserire a mano i dati dai moduli cartacei.
Lo riferisce il ministero dell’Istruzione che saluta con “grande soddisfazione” l’avvio oggi del processo di registrazione telematica. Secondo il Miur “la macchina organizzativa sta funzionando al meglio e senza particolari problemi”; tuttavia “sporadici rallentamenti nel funzionamento del sito sono stati inevitabili durante la mattinata in seguito ai numerosi contatti che in particolare si sono verificati alle 13 con 22.500 accessi”.
Il ministero precisa in una nota che ad appena mezz’ora dall’apertura dei termini le domande inviate sono state 1.226, alle 7 si e’ saliti a 1.376 e il picco e’ stato registrato alle 12 con 4.300 domande. Delle 13.002 domande pervenute nel complesso alle 13, 7.594 sono state inoltrate alle scuole, mentre le altre sono state compilate ma tenute in sospeso dai genitori ancora indecisi.
Sul sito internet il ministero afferma che i criteri di precedenza delle iscrizioni stabiliti dalle scuole non possono dare “alcuna rilevanza all’ordine di arrivo delle domande”. “Le domande in qualsiasi momento pervengano, purche’ fra il 21 gennaio e il 28 febbraio, dovranno essere valutate secondo i criteri di precedenza deliberati dai consigli di istituti”.
Tali criteri – sottolinea il Miur – devono “rispondere a principi di ragionevolezza quali, a puro titolo di esempio, quella della vicinanza della residenza dell’alunno alla scuola o quello costituito da particolari documentati impegni lavorativi dei genitori”.
Ben il 98,8% delle scuole ha personalizzato la propria scheda. Naturalmente le scuole che non lo hanno fatto utilizzeranno il modello standard. Il Miur precisa inoltre che i criteri e i parametri in base ai quali le domande vengono accolte dalle scuole sono deliberati da ciascun Consiglio d’istituto e non sono in alcun modo legati all’immediata iscrizione on line.
Le famiglie hanno tempo fino al 28 febbraio anche per consultare tutte le funzioni di Scuola in Chiaro, attivato proprio per consentire di cercare la scuola, visionare l’offerta formativa e tutti i dati strutturali di ciascun istituto per una scelta consapevole e documentata.
Sicuramente positivo incentivare l’uso di internet ed e’ fondamentale che la pubblica amministrazione accetti le domande on line dei consumatori ma non si puo’ “invertire l’obbligo, gravando le famiglie di questo onere”. Questa l’opinione del Codacons in merito alle iscrizioni scolastiche on line.
L’associazione fa notare che secondo gli ultimi dati Istat, “nel 2011 solo il 56,8% delle famiglie italiane aveva un personal computer” e nel Sud la percentuale scendeva al 49,5%: e questo – secondo il Codacons – significa creare difficolta’ al 40-50% delle famiglie. Il rischio – sottolinea infine il Codacons – e’ che “il vantaggio economico di gestire obbligatoriamente on line tutte le pratiche sia poi vanificato dal lavoro aggiuntivo delle segreterie delle scuole che devono rendersi disponibili a supportare chi non ha gli strumenti e le competenze necessarie”.