Divari digitali, generazionali. Come è sempre stato e sempre sarà, il divario tra idee e norme culturali è sempre presente di generazione in generazione.
I dati raccolti tra i ragazzi, per l’indagine Eurispes 2013, testimoniano una tendenza dei giovani a giudicare più inesperti e meno competenti, parenti, amici e conoscenti di diversa generazione, soprattutto riguardo alle tecnologie della società odierna.
Ai propri amici , infatti, gli adolescenti attribuiscono capacità di navigare molto buone (76,3%; nel 19,5% dei casi abbastanza buone) mentre ai nonni decisamente scarse (per il 79,6% non sanno navigare per niente, per il 14,6% poco).
Gli insegnanti vengono giudicati abbastanza competenti dal 50,2%, molto competenti solo dal 7%, poco dal 34,9%, per niente dal 7,3%.
I genitori, considerati leggermente meno competenti degli insegnanti, in quanto sanno usarli relativamente bene (39,3%) o molto bene (13,7%); tuttavia per il 35% sanno usarlo poco e per l’11,5% per niente.
L’opinione degli adolescenti conferma il quadro più prevedibile: giovanissimi che dimostrano grande dimestichezza con le nuove tecnologie ( Internet, in particolare) adulti in fase di avvicinamento ed apprendimento, divisi tra chi ha colmato il divario di conoscenze e chi è rimasto parzialmente “fuori”.