ANSA – Giovani: ottimisti e assertivi, indagine sfata luoghi comuni Rapporto Italia Orienta scandaglia opinioni di diplomandi

 (ANSA) – ROMA, 5 LUG – Ottimisti, assertivi e fiduciosi nelle
proprie capacità. I giovani italiani sembrano essere lontani da
certi luoghi comuni che li dipingono come fortemente insicuri e
poco autonomi. Almeno a guardare i risultati del III Rapporto
nazionale della Fondazione Italia Orienta dal titolo “Giovani e
Carriere – Le caratteristiche personali importanti nelle scelte
educative e professionali” presentato oggi a Roma nella Sala dei
Mosaici dell’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento
Europeo.
   La Fondazione ha somministrato a un campione di studenti
appartenenti alle classi IV e V di scuole Superiori di tutta
Italia (1.334, di cui 1.153, 86,4%, quelli che hanno risposto)
cinque questionari, ciascuno con una nutrita batteria di
domande, per scandagliare opinioni, emozioni e comportamenti in
relazione alle loro esperienze di vita.
   E i ricercatori definiscono le conclusioni a cui sono giunti
incoraggianti. “Il buon grado complessivo di
‘internalizzazione’, che riflette la disposizione a considerare
gli eventi come essenzialmente prodotti dalle proprie scelte e
azioni, piuttosto che da cause esterne, testimonia – spiegano –
una globale capacità di assunzione di responsabilità e di
propensione a interrogarsi sui propri mezzi e a potenziarli”.
   I ragazzi appaiono più ottimisti e si sentono più
“autoefficaci” rispetto alle ragazze. Queste ultime appaiono più
prone a utilizzare il sostegno sociale e la spiritualità nel far
fronte agli eventi negativi, mentre i ragazzi sembrano fare
maggiormente ricorso all’assunzione di una prospettiva positiva
e alla risoluzione concreta dei problemi.
   Per quanto concerne le differenze di area geografica, i
ragazzi del Sud Italia appaiono più autoefficaci e più ottimisti
rispetto ai loro coetanei sia del Centro che del Nord. “Questo –
osservano i ricercatori – appare sorprendente alla luce del
contesto socio-culturale meno privilegiato che caratterizza il
Meridione. Tuttavia è possibile ipotizzare che sia proprio il
contesto maggiormente disagiato e più povero di opportunità a
determinare un maggiore sforzo di adattamento dei ragazzi
attraverso le risorse personali”.
   Guardando la tipologia di Istituto, le buone dotazioni
individuali riguardano gli studenti di tutte le categorie
scolastiche. “Se solo nell’ambito degli istituti professionali i
punteggi appaiono leggermente più bassi in termini di percezione
soggettiva della propria efficacia, va invece sottolineato –
concludono i ricercatori – come gli studenti degli Istituti
tecnici mostrino livelli di autoefficacia, assertività ed
ottimismo comparabili con quelli dei licei”. (ANSA).
     CLL/DIA
05-LUG-16 12:34 NNNN