Nasce la via Italiana al Sistema Duale

Saranno circa 60mila i giovani coinvolti nel prossimo biennio in progetti di alternanza scuola-lavoro. La sperimentazione del Sistema Duale – preceduta da uno specifico accordo approvato lo scorso 24 settembre dalla Conferenza Stato-Regioni – consentirà agli studenti coinvolti di poter conseguire i titoli di studio con percorsi formativi che prevedono, attraverso modalità diverse, una effettiva alternanza scuola-lavoro.

Rafforzata la formazione in azienda. Il provvedimento si pone l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica  e di favorire la transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro, attraverso l’accesso a imprese  formative durante il percorso curriculare, l’alternanza scuola-lavoro rafforzata, e il nuovo apprendistato, che impone almeno 500 ore di formazione in  aula e altrettante in azienda. Per una parte dei giovani studenti, infatti, l’apprendimento in impresa avverrà grazie a un contratto di apprendistato di primo livello, mentre per l’altra parte avverrà attraverso l’introduzione dell’ alternanza “rafforzata” di 400 ore annue a partire dal secondo anno del percorso di istruzione e formazione professionale.

87 milioni in arrivo alle regioni. Per la sperimentazione del sistema duale sono stati stanziati ulteriori 87 milioni – sia per il 2015 che per il 2016 – in aggiunta ai 189 milioni già previsti per la Istruzione e formazione professionale, ripartiti tra le Regioni e le Province Autonome, sulla base del numero di studenti annualmente iscritti ai percorsi di IeFP e del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati.

La Sicilia tra le prime regioni ad avviare la sperimentazione. All’ Isola andranno 7,1 milioni di euro per avviare la sperimentazione che riguarderà gli alunni delle scuole superiori, sulla scorta del modello tedesco. Il protocollo prevede circa 400 ore di alternanza per le scuole tecniche e 200 per i licei.  Mentre per gli alunni delle scuole tecniche si sta già pensando a una collocazione, per quelli dei licei si prevede un accordo con l’assessorato ai beni culturali per l’utilizzo di queste ore all’ interno delle gallerie d’ arte o nei musei.