La transizione al digitale, importante per la società in generale, è fondamentale all’interno della scuola proprio per la sua principale funzione di canale privilegiato nell’offerta ai ragazzi di strumenti formativi adeguati all’inclusione nel mondo del lavoro e nel ruolo d’insegnamento di un utilizzo consapevole e responsabile dei contenuti formativi.
Nella scuola i libri digitali voluti dall’art. 15 Legge 133/2008 hanno ora visto la norma modificata dall’art. 11 del “Decreto Crescita 2.0”.
Nell’articolo 15 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, le integrazioni introdotte nella sezione Sezione III dedicata all’Agenda Digitale per l’Istruzione, riguardano tra le altre i tempi e le modalità di adozione dei testi scolastici in versione digitale. In particolare, al comma 2 è scritto: “ Il collegio dei docenti adotta per l’anno scolastico 2013-2014 e successivi, esclusivamente libri nella versione digitale o mista, costituita da un testo in formato digitale o cartaceo e da contenuti digitali integrativi, accessibili o acquistabili in rete anche in modo disgiunto. Per le scuole del primo ciclo detto obbligo decorre dall’anno scolastico 2014-2015.
In sostanza l’art. 11 cancella i vincoli di adozione sui cinque anni per la scuola primaria e sui sei anni per gli altri ordini scolastici – è, infatti, integralmente abrogato l’art. 5 Adozione dei libri di testo del DL 137/2008 che li normava – e rimanda di tre anni l’adozione dei libri di testo digitali, precedentemente prevista sull’anno 2011-2012 e ora portata al 2014-2015.
Il tema del digitale è in linea con le tendenze diffuse negli ultimi anni nell’ambito dei servizi e degli strumenti a supporto dell’apprendimento. I libri digitali rappresentano una integrazione ai tradizionali mezzi di apprendimento e il loro utilizzo contribuisce all’apporto di cambiamenti significativi nelle metodologie didattiche.